Ok alla norma contro la Parity Rate. Niente più vincoli di prezzo imposti dagli OTA. Al via la liberalizzazione delle offerte degli hotel.
Il 23 giugno scorso è stata approvata dalla X Commissione del Senato la cosiddetta “norma Booking” del ddl Concorrenza che vieta la Parity Rate. La norma darà agli albergatori la possibilità praticare alla clientela prezzi e condizioni migliori rispetto a quelli offerti da intermediari terzi, come ad esempio Booking.com.
Obiettivo della norma è togliere i vincoli imposti dagli Online Travel Agency (i grandi portali online di prenotazione alberghiera) che vietano ai titolari di hotel ed esercizi ricettivi di fare offerte inferiori (sul proprio sito web) rispetto a quelle pubblicate sugli stessi portali (clausole di Parity Rate o Best Price). I vincoli della Parity Rate rappresentano attualmente un limite alla concorrenza e al prezzo finale che viene applicato al turista. La norma del ddl Concorrenza stabilisce invece il diritto di determinare liberamente le condizioni di offerta dei propri servizi senza alcun vincolo di accordo o tariffa.
Con l’approvazione dell’articolo 50, si andrebbero a tutelare i consumatori, avendo così la possibilità di accedere a tariffe più basse, e le imprese, nella condizione di poter sviluppare liberamente le proprie politiche commerciali e l’erario, che verrebbe a beneficiare di un maggior gettito.
Il direttore generale di Federalberghi, Alessandro Nucara: «Quando la norma entrerà definitivamente in vigore, – dichiara Nucara intervistato da HotelMag – i grandi portali di prenotazione alberghiera non potranno più impedire agli hotel di pubblicare sul proprio sito internet un prezzo più basso di quello pubblicato sui portali. Ne trarranno giovamento i consumatori (ai quali sarà offerta maggiore possibilità di scelta), le imprese (che saranno poste in condizione di sviluppare liberamente le proprie politiche commerciali) e l’erario (che verrà a beneficiare di un maggior gettito, altrimenti destinato ad altri Stati o a paradisi fiscali). Migliorerà anche la competitività del sistema italiano nel suo complesso, – conclude Nucara – attualmente penalizzato rispetto a Francia e Germania, che da tempo beneficiano di un sistema più aperto».
Nell’ultima riunione della Distribution Task Force di Hotrec, la confederazione europea degli albergatori, i rappresentanti delle imprese alberghiere di tutti i Paesi europei hanno confermato la piena condivisione del cammino intrapreso da Francia, Germania e Italia e hanno auspicato che le clausole di Parity Rate vengano definitivamente bandite in tutta l’Unione Europea.
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